Questo post parla di verdure con gli occhi e delle t-shirt Cortilia. Non è un mistero che io sia una fangirl Cortilia: ci porta le verdure a casa una volta alla settimana e fa felici sia noi che il gatto (noi col contenuto, lui con le scatole) e il corriere di Cortilia mi ha visto in pigiama più volte di mia madre. Quando qualche mese fa mi hanno proposto di disegnare delle magliette per loro, sul soggetto che è più vicino al mio cuore, ossia le verdure con gli occhi la risposta è stato ovviamente un entusiastico sì.
Eravamo partiti con l’idea delle verdure in bicicletta, ma se hai mai messo una carota su una bici e hai provato farla pedalare (non vedo perché, ma non sta a me giudicare), sai che una carota in bici smette di sembrare qualcosa di carino e rassicurante e somiglia molto al demogorgone di Stranger Things che viene a cercarti a casa. Su una bici. Colorato di arancione. Da lì il passaggio all’Apecar è stato logico e naturale: l’apixedda – come usa dirsi dalle mie parti – è il mezzo di elezione con cui le verdure si spostano da secoli, più o meno che hanno smesso di viaggiare sul retro dei carretti trainati da asini.
Che sia anche per voi un’estate con l’abbronzatura col segno della canotta e un braccio più abbronzato dell’altro, quello che sta fuori dal finestrino, nel nome della tradizione secolare delle verdure in apixedda.