Una cosa divertente dello studiare antropologia é che impari un sacco di insulti interessanti. Come ad esempio: “Fai kula come fosse gimwali!”
Il mio sogno é che almeno una volta nella vita mi capiti l’occasione di poterlo usare all’interno di una conversazione.
[non so con quale chiave di ricerca tu sia arrivata su questo post, persona sconosciuta, ma ti prego: sii clemente: ero molto giovane – era il 2004 – e non sapevo disegnare. O scrivere, se è per quello. Giuro che nel frattempo ho prodotto di meglio. Credo.]
Anche io studierò antropologia l’anno prossimo… non vedo l’ora
Le occasioni, fortunatamente, si possono anche creare.
Ciao TÃ :)
Cosa vuol dire? Posso ipotizzare “Ti fai un c**o così cavalcando un cammello!”…?
E poi dove lo trovi qui un cammello di seconda mano che salta tutte le buche mirabolanti scavate dalle blatte nucleari?!?
Un abbraccio e… tciù.
Buona notte
lOnDoN bRidGe :þ
Gimwali, chi era costui? :)
Guppie
Dopo breve giro virtuale nella Papua Nuova Guinea credo di essere riuscito a ricostruire il significato dell’insulto; con un po’ di fantasia ed elasticità potresti anche trovare più di un contesto in cui utilizzarlo ;-) … il problema è che potrebbe suonare all’orecchio dell’ignaro occidentale leggermente più offensivo di quello che è in realtà , e procurarti risposte tipo “Fai Kula anche a te!” o simili :-O …!!!!
L’unico neo è che rischia di non essere capito ;-)
eh ma é proprio quello il bello..che detta così sembra una cosa tremenda, invece tradotta…:p
Tra-du-zio-ne, tra-du-zio-ne… per favore!
Ciao
Chiara
grabbaga plutz.
Dopo attanta riflessione sono giunto alla conclusione che la vera fonte di entropia, in realtà , sono io ;-)
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