Una delle cose che mi incuriosiscono di più di certe dimore nobiliari sono i ritratti degli animali domestici. La galleria dei cani di casa a Palazzo degli Atelliani, o il ritratto di Whistlejacket di George Stubbs alla National Gallery, per dirne due che ho visto negli ultimi mesi.
Sarà che solletica la mia passione per i ritratti di persone zoomorfe o animali con pullover dallo scollo a v, o va a toccare quel certo non so che di Downton Abbey ch’entro mi rugge (sono convinta da lungo tempo che la mia vera vocazione fosse quella dell’eccentrica ereditiera di inizio secolo, è un peccato che non abbia mai potuto perseguire questa rispettabile carriera).
Ma vogliamo veramente lasciare ai nobili questo privilegio? E perché, se ci sono gli illustratori?
Lei si chiama Penelope, ed è un siamese malmostoso. Se volete anche voi il ritratto del vostro felino di riferimento, scrivetemi!
Ritratti di gatti: non sono su instagram.