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La newsletter tostoina a maggio fa festa

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Party like it’s 2023: compleanni lamantini, saloni del libro, urbe, turbe.

festa del Non Farcela

Il compleanno dei miei quarant’anni l’ho celebrato aspettando il carro attrezzi di fianco alla macchina in panne sulla Statale 125 dalle parti di Terra Mala. Mentre guardavo la nebbia che saliva dal mare in un 31 dicembre insolitamente freddo, covavo vendetta e vaghe idee di un vice-compleanno che avrebbe fatto impallidire i festeggiamenti per la nascita del Delfino di Francia. È passato un anno e spicci e la festa per i miei quarant’anni non l’ho ancora fatta, ma c’è nel 2023 c’è un altro numero tondo che va celebrato con sfarzo degno di un impero in decadenza.

Quest’anno sono esattamente dieci anni ininterrotti che disegno lamentini. Si potrebbe pensare che dopo dieci anni – di cui cinque a disegnare un lamentino al mese ogni mese salvo imprevisti – la vena di stupidera potrebbe dare segni di esaurimento. Invece apparentemente la stupidera è il moto perpetuo, la fontana dell’eterna giovinezza, l’unica risorsa veramente rinnovabile del pianeta. Perciò, in combutta con gli amici di RedRoom a Lambrate, il 26 e il 27 maggio facciamo la Festa del Non Farcela, un pop-up lamentino. Venerdì 26 apriamo le danze con aperitivo, live painting della vetrina e amenità varie. Sabato 27 mi trovate in negozio insieme a una messe infinita di buffezze a tema lamantino, tra cui alcune cose che volevo realizzare da un sacco di tempo, tipo i tatuaggi temporanei del lamentino. Lo so, lo so. Per celebrare degnamente l’occasione, ho ridisegnato il lamentino originale, l’ur-lamentino, il lamentino primigenio. Sarà disponibile in formato poster e cartolina solo da RedRoom (e su patreon) e solo per quel mese lì. Insomma: sarà una cosa molto bella, molto stupida e molto gioiosa. Ulteriori dettagli seguiranno nelle prossime settimane, ma secondo me se non vieni a festeggiare fai un errore.


illustrazione di elisa talentino per il salone internazionale del libro di torino con due figure femminili, una vestita di bianco e una con un abito fatto di fiori, su uno sfondo verde con le informazioni sul salone 2023 e la scritta "attraverso lo specchio"

A proposito di errori: il 21 maggio mi trovate al Salone Internazionale del Libro di Torino (o il Salone, come Bologna è solo Bologna Children’s Book Fair) in compagnia di Effequ con un laboratorio tutto dedicato ad Errore, la lettera E della collana Scatoline, la lettera che parla di parla di sbagli e sbagli che non lo erano. Un laboratorio per scoprire insieme cosa accade giocando con le parole, quelle che sembrano facili e invece contengono mondi. Dalle 13.15 alle 14.15, per bambinə dai 6 ai 10 anni, i posti disponibili sono 30 e ci si prenota qui. Chi non viene è una rana elettrica.


Illustrazione con la scritta Municipio 9 in magenta come fossero edifici abitati da diverse figure - persone con animali, che fanno un picnic, che leggono o scattano foto - su uno sfondo di mare e la scritta in giallo "ci manca solo il mare".

Per Urbe e Turbe Festival ho disegnato un’illustrazione che è un’affettuosissima presa in giro del quartierino. Urbe e Turbe è una rassegna  che indaga il rapporto tra luoghi fisici ed emotivi. Uno dei temi portanti è la paura, mi sono interrogata un sacco su come affrontare la questione. Alla fine con spirito hopepunk – the aesthetics of choosing gentleness with the messy politics of revolution – ho deciso di arrivarci da un’altra parte. Perché di Milano si parla continuamente sotto la lente della paura. Ma se ne parla in maniera strumentale da chi vorrebbe restringerne ulteriormente gli spazi, da chi vorrebbe decidere chi può vivere in questa città, con che mezzi ci può vivere, quali sono le priorità della città, che tipo di persone possono abitarla e in che modo. Quella paura lì è un atto da prestigiatore, che ti indica la mano da guardare. Quella paura non mi riguarda; santo cielo, questo posto di questioni reali da affrontare ne avrebbe a bizzeffe, senza il babau delle città poco sicure. Perciò ho pensato di parlare di quello che sta al contrario di quella paura lì, un affetto reale e un senso di partecipazione ai luoghi concreto e pragmatico. Siccome l’unico modo che conosco per volere bene a cose è persone è farci su dell’ironia, ho deciso di prendermi gioco dell’incredibile campanilismo di noi del quartierino, per cui sembra che i confini del Municipio 9 racchiudano ogni bellezza e necessità dell’esistenza. Tranne il mare, ma pure per quello ci stiamo attrezzando. Dal 30 aprile al 28 maggio potete vedere la mia illustrazione presso il Circolo Arci Faraboli di Roccabianca in compagnia delle opere di altri 50  illustratori e illustratrici italiane selezionati da Carta ManentFestival, e le opere saranno raccolte in un catalogo edito da Psicografici Editore.


Finito? Quasi! Teodora Dominici mi ha fatto domande su Calibri, e io ho risposto parlando di pigrizia, gatti, e perché guardare al lavoro creativo come lavoro con tutti i risvolti pragmatici del caso (tipo i soldi) non toglie niente alla sua gioia.


Leggere con le figure

Oggi e domani a Base c’è Paw Chew Go. Ci sono dentro buona parte delle cose e persone più belle di illustrazione che potete vedere in Italia, c’è una area market da perderci la testa, incontri, presentazioni, mostre. Domani alle 19.30 c’è una grande asta di illustrazione per ricordare Elena Xausa. Andate, mettete il naso in giro, vedete cosa vi ispira, ci sono un sacco di cose da leggere con le figure lì dentro.


Animali peculiari

human hand holding a pink mirror, the reflection is a common house sparrow
Illustrazione di Rosemary Mosco

Essere animalino peculiare a volte è solo una questione di prospettiva. Come il passero comune, amato, odiato, accolto con gioia o usato come metafora xenofoba a seconda dei momenti e delle circostanze. Meet the Little Brown Bird That Holds a Mirror Up to Humanity: non guarderete più i passeri con gli stessi occhi.


Leggere con le orecchie

Il livello di stanchezza di questo mese è ben riassunto dal fatto che non ho ascoltato niente, ma proprio niente di nuovo. Ho lavorato ramazzando con fatica i quattro neuroni ancora attivi per concentrarmi senza voci a tenermi compagnia, mi sono addormentata a piombo appena poggiata la testa sul cuscino senza neanche superare le sigle iniziali. Facciamo che a ‘sto giro mi consigliate qualcosa voi?


Quanti sacrifici per farmi studiare, signora mia!

Manuscripts and Archives Division, The New York Public Library. "Wood strawberries" New York Public Library Digital Collections. Accessed May 6, 2023. https://digitalcollections.nypl.org/items/079eea30-fcde-0136-8290-6f1e294961e3

Mentre finisco di scrivere questa newsletter in una cattedrale in Inghilterra stanno portando pietre del destino e spade della giustizia e ungendo un signore anziano con un cucchiaio che si sono tenuti in casa per 700 anni. Incredibile come non si trovi niente nella storia inglese che sotto quella patina accuratamente coltivata di folklore non abbia quel retrogusto un po’ sgodevole di colonialismo, manco le fragole.


È tutto: è pressoché certo che giugno mi coglierà di sorpresa, ma voi venite a ricordarmelo di persona il 26 da Redroom così non me lo dimentico.