Vai al contenuto

Crisi d’identità

  • di
Primo Bagno illustrazione di tostoini

Io invidio di sincera invidia le persone che riescono a definire con chiarezza il proprio micromondo. Li invidio, a ben pensarci, con l’invidia che riservo anche a chi ha capito chi è e cosa vuole fare da grande.
Forse perché questo posto ha lo stesso problema di chi l’ha aperto: prendere una direzione senza deragliare per prati appena vede un sasso particolarmente interessante o una lumaca che striscia serenamente per la sua strada.
Insomma, questo posto, cos’è?
Un blog di illustrazione? si, beh, una specie, ma non soltanto, ecco.
Un blog personale? Si, è vero, ci si guarda l’ombelico che è una meraviglia, però non solo, anche perché non è che sto proprio lì a raccontarvi i fatti miei.
Si parla di libri? No, però.
Si parla di musica? Nemmeno. Per quanto, in effetti, ogni tanto, magari..

Insomma, cos’è?

Che brutta cosa, disperdersi in mille rivoli di interesse in tutte le direzioni, senza arrivare mai a fondo da nessuna parte, senza mai conoscere davvero nessun argomento.

Il mondo è così grande e questo posto è così piccolo.

[non so con quale chiave di ricerca tu sia arrivata su questo post, persona sconosciuta, ma ti prego: sii clemente: ero molto giovane – era il 2004 – e non sapevo disegnare. O scrivere, se è per quello. Giuro che nel frattempo ho prodotto di meglio. Credo.]

18 commenti su “Crisi d’identità”

  1. Ciao, sono una che non ha mai tenuto un blog perché sa che se lo facesse isso diventerebbe un’accozzaglia di cose che non c’entrano nulla le une con le altre. Almeno qui c’è il filo rosso dei tuoi disegni :)
    baci dadaisti

  2. Io il tuo blog lo adoro: è tra i miei preferiti! Mi piacciono i tuoi disegni e mi piace l’intreccio che c’è tra pensieri e disegni… E non riuscire a definire il tuo micromondo non mi sembra poi così terribile: perché fossilizzarsi e concentrarsi solo su un argomento? A me i blog monotematici non piacciono poi così tanto (tranne qualche eccezione), preferisco quelli che riescono a stupirmi e in cui trovi un po’ di tutto! :)

  3. scusa ma la soluzione è semplicissima: se quello che ti preoccupa è come potrebbe interpretare i vari link chi viene sul tuo blog, suddividili per categorie (il che oltretutto non comporta che il tuo rientri in una di quelle) :P

  4. @ll: sei la mia bibliotecaria rottermeier preferita : ))
    (no comunque in realtà la questione dei link era solo uno spunto per una lamentazione sul genere ‘uff che palle, ars longa ma vita brevis, signora mia’)
    @sara: grazie :”>
    @dadà: è il motivo per cui mi sono aperta un tumblr per segnarmi tutte le cose belle e/o interessanti in cui inciampo..eppure non basta ancora!
    @ari:bentornata dal soleggiato messico, signorina :)

  5. io dico che perdersi appresso ad un alumaca è segno di genialità.
    e poi il curling ha un suo perchè.
    ecco
    :)

  6. un blog che parli di curling effettivamente mi piacerebbe, io lo vedevo su si quando era una parolaccia per chiunque e perciò mi piacerebbe leggere un altro celebroleso come me che si perde dietro una pietra che scivola verso un cerchio anticipata da scopettari…
    a parte questo amo la “genericità” blogghista mi sa che sono qualunquista…
    abbracci, dario

  7. vorrei dirti qualche cosa geniale e definitiva, ma io sto messa peggio di te, in quelche modo.
    però, ecco, sei tu, in tutto il tuo caccolismo a rendere questo posto il posto bello che è. a noi ci ha fregato aristotele e la sua mania di mettere tutto in cassettini stagni. siamo creative noi (almeno, tu lo sei e io ci provo :P)
    e invidio anche io un sacco la gente che ha deciso cosa fare della sua vita. ma come dicevano sgalambro e the big kahuna (due miti della filosofia contemporanea, aloro modo) un po’ si deve avere paura di chi sa ESATTAMENTE cosa vuole essere sempre e comunque.

  8. non sarò io a sgridarti (incredibile, eh?).

    si dice che sia il segno del passaggio all’età adulta, il collasso della funzione d’onda che tutto può rappresentare in un solo aspetto, che ti trascinerai dietro fino alla morte (o, peggio, fino alla pensione).

    ma perché invidiare la vittoria delle monospecializzazioni? il motivo per il quale non mi annoio mai a chiacchierarti è che alla fine sei come quell’affare di quel film che sa di qualunque cosa, quando lo mangi.

    vorrei essere anche io così, e compiutamente, ma temo che ormai sia finito il tempo della miscellanea e tocchi aspettare la pensione (intervieni negando, per favore).

  9. sei come quell’affare di quel film che sa di qualunque cosa, quando lo mangi. credo che sia la cosa più carina che mi abbiano mai detto. Grazie caro. Comunque se tu non mi rimproveri, cosa che mi destabilizza non poco, il gioco delle parti implica che quindi io non posso neanche dirti che sei bello e bravo come faccio di solito, capisci.
    Detto questo, secondo me per te il tempo della miscellanea è tutt’altro che concluso solo che essendo una giornata composta di sole 24 ore tutte queste cose non trovano il tempo materiale di uscire fuori alla luce del sole come quando eri un giovin pischello universitario, ecco.

  10. e comunque, caro giancascade, ti dirò perché invidio la vittoria delle monospecializzazioni. perché alle volte ho come la sensazione che se non prendo una direzione precisa in tempo, a furia di andar per campi a un certo punto mi troverò a fare un lavoro del cazzo con un congruo numero di rimpianti su cui rimuginare, ecco cosa.

  11. credo che sia la cosa più carina che mi abbiano mai detto.

    che poi non si dica che non conosco le femmine.

    mi troverò a fare un lavoro del cazzo con un congruo numero di rimpianti

    dubito che i rimpianti non si facciano vivi in ogni caso. ad esempio, come mi è venuto in mente, quindici anni fa, di smettere il violino, che suonavo benissimo? poi va bene, i miei rimpianti sono amichevoli e mi strappano per lo più sorrisi, ma alle volte mi viene in mente di mollare tutto e andarmente in montagna a pascolare i faggi. e mi viene perché ho un lavoro soddisfacente, non per il motivo contrario.

    PS questo aggeggio è la cosa più lunga che abbia scritto da due settimane o tre a questa parte.

    PPS sto disegnando gli schizzi di alcune magliette, ma solo perché c. mi ha portato uno sketchbook strafigo da londra, e bianco è triste.

  12. soccia tostoini a volte sai dire le cose così bene con immagini e anche parole che anche io provo un po’ di invidia per i mille rivoli che prendono i tuoi pensieri…
    sarà che anche io mi disperdo sempre in mille rivoli che le volte che capita che mi dicono che il mio è un blog sulla maternità li ucciderei tutti perché non è mica solo quello! però è anche vero che poi uno si fa mille paranoie perché gli hanno insegnato che nella vita bisogna accorpare, incasellare, raggruppare…

    ma siamo poi sicuri che sia così??? secondo me il blog dispersivo e che si evolve in mille rivoli non è male.

    però io ho messo le tue nuvole come screen saver del pc di Tino.
    così anche lui può goderne
    ;-)

    panz

I commenti sono chiusi.