Un aneddoto autobiografico sulla genesi della copertina di un libro che parla di scrittura autobiografica.
La copertina di Tu sei la tua storia non è il primo esperimento di collaborazione tra me e Francesca Sanzo, ma è il primo che vede felicemente la luce.
Il primo tentativo risale al 2012, e la ragione per cui non andò in porto è semplice: non ero pronta.
Non ero pronta da un punto di vista di ‘mano’ delle illustrazioni, non mi ero ancora cimentata nel lavoro su un intero albo illustrato, insomma: conoscevo la teoria ma non la pratica. Certe cose, almeno nel mio caso, si imparano per la strada lunga.
Perciò quando Francesca mi ha scritto per propormi di realizzare la copertina del suo nuovo libro in uscita per Giraldi Editore non solo le ho risposto entusiasticamente sì, ma ho pensato che fosse indicativo di che tipo di persona e di professionista è Francesca, in grado di guardare oltre quel primo tentativo acerbo e provare a incrociare di nuovo il nostro lavoro, stavolta al momento giusto.
Francesca mi ha raccontato come il tema centrale del libro fosse la spirale e a me cresciuta a pane e Calvino sono venute subito in mente le conchiglie, i nautili, la serie di Fibonacci e – per l’appunto – La spirale, il racconto delle Cosmicomiche.
“Fu allora che mi misi a secernere materiale calcareo. Volevo fare qualcosa
che marcasse la mia presenza in modo inequivocabile, che la difendesse,
questa mia presenza individuale, dalla labilità indifferenziata di tutto il
resto. Ora è inutile che cerchi di spiegare accumulando parole la novità di
questa mia intenzione, già la prima parola che ho detto basta e avanza: fare,
volevo fare, e considerando che non avevo mai fatto nulla né pensato che si
potesse fare nulla, questo era già un grande avvenimento. Così incominciai
a fare la prima cosa che mi venne, ed era una conchiglia.”
Se volete interrompere qui la lettura di questo post e andare a rileggere Calvino e guardare video di matematici che misurano gusci di conchiglie su youtube, vi capirò, è un racconto bellissimo e il nautilo un animale affascinante che era già qui nel Pleistocene, pensa che spirale autobiografica potrebbe sfoderare.
Trovavo così persuasiva l’idea che la propria storia sia una concrezione, un accumularsi di vicende + tempo che messe insieme creano un pattern come i minerali nel guscio di una conchiglia, che ho pensato fosse una buona idea per la copertina. Ho conservato la palette viola e arancio delle proposte di grafica realizzate dalla casa editrice, ma dato che quel giorno Pantone aveva appena annunciato l’ultraviolet come colore dell’anno 2018 mi è sembrata un’ottima occasione per metterlo subito alla prova.
Trovate Tu sei la tua storia in libreria, e sui principali store online. La prefazione è di Luisa Carrada, Francesca sta portando in tour il suo libro con una serie di non-presentazioni, io invece cercando un video di nautili che nuotano per chiudere questo post mi sono ricordata dell’esistenza del canale youtube dell’Exploration Vessel Nautilus e sono finita in una spirale di binge watching di animalini abissali da cui non credo uscirò presto.