L’anno scorso sono andata a Bologna ad annusare l’aria, vedere cos’era Bologna Children’s Book Fair e cosa aspettarmi.
Quest’anno è stato molto diverso: sono andata con degli appuntamenti, delle cose da fare e con un gran debito di ore di sonno.
Torno con un debito di sonno ancora peggiore – di cui sono corresponsabili le meravigliose persone con cui ho diviso questi tre giorni – un gran mal di schiena e un gran numero di cose belle che vedremo se porteranno frutto nei mesi a venire.Mentre io mi tiravo dietro il mio trolley per i padiglioni della fiera c’è stata la Colazione +1 di #duegradiemezzo, una cosa bella di cui sono stata con grande orgoglio una piccola parte, specie per le splendide persone che c’erano di mezzo, come Mariachiara e Sara Serravalle.
Un paio d’ore dopo (è stato un lungo lunedì), su Soft Revolution c’era un post in cui ho raccontato del mio anno senza shopping e di come apparentemente sia possibile pur rimanendo membri funzionali della società (spoiler: si può fare).
E sempre a proposito di cose successe nel frattempo ho disegnato una papera col maglione a righe per La Luisona e la Madeleine, dietro alle cui ricette c’è una delle persone di cui mi fido di più quando si tratta di mangiare, leggere e a ben pensarci anche del restante spettro delle esperienze umane.