Insomma, dopo Accessing the future ho disegnato una nuova cosa con The Future Fire: la copertina di Fae Visions. An Anthology of Horrors and Wonders of the Sea, come recita il sottotitolo. L’idea di lavorare sui miti e i mostri del Mediterraneo mi piaceva, ma ancora di più mi piaceva l’idea di non limitarci alla classicità, i greci i latini e tutto il cocuzzaro. Perciò sono partita da un po’ di ricerche sui mostri del Mediterraneo, scoprendo delle perle tipo l’ Ayia Napa di Cipro o Friendly Monster, chiamato così perché anche se brutto come il peccato non fa male a nessuno. Almeno non volontariamente: ogni tanto si impiglia nelle reti come un cretino. Povero picci dalle mille teste, nessuna di esse troppo intelligente.
Lo spunto per la copertina invece arriva da qui:
In Libya, the serpents, as it has been already remarked, are very large. Some people say that as they sailed along the coast, they saw the bones of many oxen, and that it was evident to them that they had been devoured by the serpents. And as the ships passed on, the serpents attacked the triremes, and some of them threw themselves upon one of the triremes and capsized it.
Da qui la voglia di provare a lavorare sulla Libia, il Nord Africa e i pattern di quell’area, le ceramiche e i motivi decorativi astratti. Da lì in poi il lavoro è andato nella direzione dell’orrorifico, del senso di minaccia e di mistero (se siete curiosi di vedere il percorso delle copertine su Behance ho caricato un po’ di immagini delle diverse proposte sino all’illustrazione definitiva). Io ci ho messo la copertina, il resto è una raccolta in nove lingue diverse di Mediterranean stories with a horror twist and horror stories with a Mediterranean flavour. In volume o e-book in base alle vostre preferenze di lettori. Io me lo tengo per le vacanze estive, anche se poi non so se troverò più il coraggio di abbandonare l’asciugamano e mettere piede in acqua.
It’s a beautiful cover. In promoting the book, I’ve had quite a few admiring comments on it.
I commenti sono chiusi.